Il Yamaha T Max è un modello iconico nel mondo dei maxi scooter, apprezzato per le sue prestazioni sportive e il design accattivante.
In questo articolo, metteremo a confronto il Yamaha T Max del 2001 con il modello più recente del 2023, evidenziando le differenze in termini di prestazioni, consumi ed estetica.
Prima però ci teniamo a fare un piccolo riassunto di questi 24 anni passati in compagnia del T max.
La prima presentazione in Italia del Yamaha T Max fu fatta alla Reggia di Caserta, alla fine dell’anno 2000.
I presenti poterono assistere ad una vera e propria novità, non era mai stato concepito nulla di simile nella categoria maxiscooter.
Ciclistica molto simile a quella delle motociclette con l’introduzione di una serie di innovazioni mai adottate prima.
All’avantreno era presente una forcella con piastre di sterzo autentiche dando al mezzo una stabilità ed una precisione senza eguali.
Ma non finisce qui, il motore, incastonato direttamente sul telaio non andava ad appesantire il lavoro svolto dalla sospensione posteriore che adottava un sistema progressivo.
La trasmissione finale situata all’interno del braccio del forcellone era a catena in bagno d’olio.
Passano gli anni e nel 2004 avviene una seconda rivoluzione in quanto il nuovo Yamaha T Max acquisisce l’iniezione elettronica, insieme al doppio freno a disco anteriore con una gomma posteriore più ampia.
Arriviamo al 2008, l’anno dedicato quasi esclusivamente al restyling estetico, telaio in lega di alluminio ridisegnato, impianto frenante potenziato con pinze ridisegnate e riprogettate derivanti dalla Yamaha R6.
Anche la ruota anteriore aumenta di dimensione arrivando a 15 pollici.
Nel 2012 avviene un’altra grande svolta ingegneristica, viene introdotto un aumento di cilindrata con la presentazione del nuovo motore bicilindrico parallelo da 530 cc, accompagnato da una trasmissione finale a cinghia dentata.
Viene effettuato anche un significativo restyling estetico.
Pensate che questo modello resta ancora oggi il più amato dal pubblico mondiale.
Nel 2017 arriva l’omologazione Euro4 e vengono introdotte ulteriori novità molto importanti a livello ciclistico ed estetico ma il modello non riscuote lo stesso successo del suo predecessore sotto il punto di vista design e livrea esterna.
Giungiamo al 2019 e la casa di Iwata presenta un secondo aumento di cilindrata portando il T Max da 530cc a 560cc.
Pur restando con 48 cavalli viene migliorata l’erogazione ai medi regimi.
Anche l’estetica viene ridisegnata facendo somigliare questo scooter sempre più alle sportive R1 e R6, il T Max diventa ancora più grintoso e sportivo.
Passano gli anni e si arriva al 2021 e giustamente la Yamaha lancia il suo modello speciale visto che sono trascorsi 20 anni dal primo lancio.
Denominato edizione speciale “T-Max 20° anniversario“, una serie limitata e numerata in sole 560 unità, in riferimento alla cilindrata.
Con questo modello la Yamaha celebra il ventennale e le oltre 300.000 unità vendute.
Un modello unico nel suo genere caratterizzato da finiture di alta qualità, carrozzeria in fibra di carbonio forgiata e uno speciale colore Tech Graphite.
Ora passiamo al confronto vero e proprio.
Prestazioni:
Yamaha T Max 2001
Il modello del 2001 era alimentato da un motore monocilindrico da 499cc in grado di erogare una potenza di circa 35 cavalli.
La sua accelerazione era notevole per l’epoca, con un buon livello di coppia che lo rendeva ideale per gli spostamenti in città e per brevi tragitti autostradali.
Yamaha T Max 2023
Il modello del 2023 presenta un motore più potente e efficiente, con una cilindrata maggiorata ( 560cc ) che assicura prestazioni superiori.
Con l’adozione di tecnologie più avanzate, il nuovo T Max offre una maggiore reattività e una guida più fluida, adattandosi alle esigenze degli appassionati di scooter più esigenti.
Consumi:
Yamaha T Max 2001
Il consumo di carburante del modello del 2001 era ragionevole per un veicolo di queste dimensioni e prestazioni, garantendo una buona autonomia sia in città che in percorrenze extraurbane.
Yamaha T Max 2023
Grazie alle innovazioni tecnologiche e all’ottimizzazione del motore, il T Max del 2023 vanta consumi più contenuti rispetto al modello precedente.
Questo si traduce in una maggiore efficienza energetica e in una riduzione dei costi di gestione a lungo termine.
Estetica:
Yamaha T Max 2001
Il design del T Max del 2001 si ispirava alle linee sportive e dinamiche, con una carenatura avveniristica e dettagli accattivanti.
Nonostante gli anni, il modello conserva un fascino intramontabile che ha contribuito alla sua popolarità.
Yamaha T Max 2023
Il redesign del T Max del 2023 ha conferito al modello un look ancora più aggressivo e moderno, con linee affilate e dettagli aerodinamici che ne migliorano le prestazioni e l’estetica complessiva.
Gli aggiornamenti nella parte frontale e posteriore conferiscono al nuovo T Max un aspetto elegante e accattivante.
In conclusione, il Yamaha T Max si conferma un punto di riferimento nel segmento dei maxi scooter, evolvendosi nel tempo per offrire prestazioni sempre più elevate e un design all’avanguardia.
Con il modello del 2023, Yamaha ha dimostrato di saper combinare tradizione e innovazione, mantenendo intatta l’anima sportiva e dinamica del celebre scooter.






Bellissimo articolo,molto ben dettaglia ed esaustivo. Mi permetto di segnalare una grave pecca sul modello di punta TECH: non poter collegare da un qualsiasi smart pone,allo schermo, un qualsiasi navigatore se non a pagamento,mi sembra esagerato visto il costo dello scooter. Spero presto in un aggiornamento
Per prima cosa ti ringraziamo per i complimenti.
Anche noi non siamo in accordo con questa scelta ma queste case motociclistiche guardano principalmente il fatturato.