Forse non tutti sanno che dal 1 di gennaio di quest’anno le multe stradali sono aumentate e questo a causa dell’inflazione che attanaglia il nostro paese.
I rincari sono stati stimati attorno al 2,5%, proprio riguardo questo il Codacons ha tenuto a precisare che prima di aumentare le multe toccherebbe fare un lavoro di miglioria dei vari fondi stradali, aumentandone la qualità e migliorando anche i servizi di sicurezza.
I dati sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale solo poco tempo fa e nel frattempo l’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale (Aspaps) ha redatto qualche esempio di aumento, per esempio:
- La violazione dei varchi ZTL e delle corsie riservate ai bus passerà dagli 81 euro precedenti ad 83 euro.
- L’utilizzo del cellulare alla guida passa da 161 a 165 euro.
- La violazione dei limiti di velocità imposti entro i 10 Km/h passa da 41 a 42 euro, quello fra i 40 ed i 60 Km/h passa da 532 a 545 euro e se si oltrepassa il limite di oltre 60 Km/h allora la sanzione passa dai vecchi 829 euro agli 849 euro.
- Per la mancata revisione al veicolo la sanzione è passata dai vecchi 169 euro agli attuali 173 euro.
Se guardiamo bene l’aumento non è eccessivo ma al Codacons questa cosa non piace comunque perchè secondo loro i proventi delle multe vengono utilizzati in maniera errata.
La legge dice che i proventi delle multe vengano utilizzati per effettuare migliorie alla sicurezza stradale ma questo non avviene.
Il Presidente del Codacons, Rienzi ha affermato tutto questo con dati certi alla mano scaturiti da un’indagine condotta dallo stesso Codacons a Roma.
i Presidente afferma che gli incassi relativi agli anni 2015, 1016, 2017 e 2018 sono stati pari a 1.122.746,17 euro e i soldi realmente spesi per le suddette migliorie sono stati soltanto 755.188,66.
Più nel dettaglio sono stati spesi 628.343,42 euro per opere di manutenzione stradale, 75.532,69 euro sono stati utilizzati per opere di miglioria delle indicazioni stradali verticali ed orizzontali e altri 51.312,55 sono stati destinati a fognature, fossi, collettori, reti di raccolta e smaltimento acque.
La matematica non è un’opinione e secondo i calcoli mancano all’appello ben 367.557,51 euro e…..dove saranno finiti?
Comunque perchè questi nuovi prezzi siano realmente effettivi toccherà aspettare la pubblicazione finale sempre sulla Gazzetta Ufficiale del Decreto debitamente firmato ed approvato, cosa che, da una decina di anni a questa parte, avviene sempre all’ultimo momento.
Questo creerà non pochi problemi alle varie polizie locali che dovranno, in fretta e furia, modificare tutti i loro sistemi informatici ed i loro prontuari.