Sono passati quasi 20 anni da quando nel 2001 la casa di Iwata ha lanciato il suo primo T Max sul mercato e quest’anno all’EICMA 2019 verrà presentata la settima versione di questo scooter che ha riscontrato un enorme successo in tutto il mondo, stiamo parlando del nuovo Yamaha T Max 560.
La principali innovazioni di quest’ultima generazione è data dall’aumento della cubatura del motore che arriva a 560 cc, euro 5.
Oltre questo è stato rinnovato il look, principalmente nel posteriore e le versioni disponibili saranno principalmente due:
– TMAX 560
– TMAX 560 Tech MAX
Come vi dicevamo in precedenza è stata aumentata la cubatura del motore aumentando la dimensione generale dell’alesaggio di 2 mm, arrivando a 70 mm, proprio per questo sono stati ideati dei nuovi pistoni totalmente in alluminio e sono state completamente ridiscegnate le bielle.
Logicamente vi è stato un incremento del 6% del peso complessivo ma con un gioco di masse alternato il peso risulta essere soltanto l’1% in più rispetto al modello precedente.
Il nuovo motore risulta essere più prestante in coppia e potenza durante tutta l’erogazione, questo lo rende ancora più sportivo rispetto alle versioni precedenti.
E’ stata rivista anche la camera di combustione e la fasatura delle valvole, sia quelle di aspirazione che quelle di scarico, quelle di aspirazioni sono state portate a 27 mm di diametro.
Un iniettore totalmente rivisto è stato posizionato sul lato inferiore del condotto di aspirazione, in questo modo riesce ad iniettare il carburante direttamente nella parte posteriore del corpo farfallato, questa modifica migliora le performance della combustione.
Gli ingegneri hanno lavorato molto anche sul fattore emissioni, proprio per questo hanno dotato lo scarico di convertitori catalitici al Platino e Rodio sia anteriormente che posteriormente.
Pensate che il sistema di aspirazione è stato studiato anche per emettere un sound molto più accattivante.
E’ stata rivista anche la cinghia di trasmissione denominata CVT, il motore nonostante queste migliorie resta il più compatto e con il baricentro più basso della sua categoria, questo Yamaha T Max 560 risulta essere ancora più agile di tutti gli altri.
Ovviamente aumentando il livello prestazionale generale gli ingegneri hanno dovuto ottimizzare anche le sospensioni anteriori e posteriori, sull’avantreno resta la forcella a steli rovesciati ma sul retrotreno è stato inserita una sospensione monocross che può essere regolata dal conducente in base alle proprie esigenze.
Anche sotto il punto di vista della tecnologia ci sono stati grandi novità, la gestione elettronica D-MODE da la possibilità al conducente di regolare in maniera immediata la modalità di erogazione del motore in modo tale da potersi adattare in qualsiasi situazione.
Il D-MODE accoppiato allo Yamaha Chip Controlled Throttle (YCC-T) offre a chi pilota questo scooter di scegliere fra un’erogazione del motore più tranquilla, ideale in città oppure un’erogazione più sportiva per poter sfruttare la massima erogazione disponibile.
E’ ancora presente il sistema di accensione Smart Key ma migliorato rispetto al precedente perchè vi è anche la possibilità di bloccare e sbloccare il cavalletto centrale oltre alle già presenti funzionalità di accensione del mezzo, sblocco sella e vani porta oggetti.
Anche il radiatore è stato rivisto nel suo compleso, questa volta si presenta con una maggiore capacità e con condotti dell’aria totalmente ridisegnati.
Il sistema TCS “Traction Control System” è stato migliorato con conseguente aumento del feeling di guida.
Ora passiamo alle migliorie per il passeggero, il codone è stato totalmente rivisto, molto più snello del precedente e questo ne migliora il confort generale e ne facilita ancor di più la salita e la discesa dal mezzo.
Il vano porta casco adesso è totalmente impermeabile e può ospitare un solo casco integrale o due caschi jet.
Per quanto riguarda il loook, quasi tutte le parti della carena hanno subito delle varianti nello stile, gli unici esclusi sono il cupolino (sempre regolabile in altezza elettricamente) ed il puntale sottocarena, i progettisti hanno lavorato per rendere il T Max 2020 molto più snello pur rispettando le proporzioni originali, resta il cassico boomerang laterale ma cambiano i fianchetti e lo scudo.
Un nuovo design anche per le frecce a led anteriori che sono incorporate nella carena e per il nuovo faro posteriore a LED con forma a T, un restiling del modello 2012.
La strumentazione principale comprende un display TFT monocromatico centrale con affiancato un tachimetro a destra e contagiri a sinistra, il display visualizza un contachilometri, consumo corrente, temperatura esterna e due trip, corredato da varie spie luminose come il D-MODE, il TCS.
La versione TECH MAX in più offre l’opzione “MyTMAX Connect” che permette al pilota di avere accesso ad un sistema di localizzazione del mezzo in real time, allarme superamento velocità, allarme batteria scarica, funzionalità lampeggio, funzionalità report e geofence di viaggio e molte altre funzioni accessibili direttamente con il proprio smartphone.
Oltre questo il TECH MAX offre anche il sistema Cruise Control, manopole e sella riscaldabili e il forcellone posteriore può essere regolato in base alle varie condizioni o carichi vari.
Potrete trovare il nuovo T Max nei concessionari a partire da dicembre 2019 in due versioni.
Yamaha T Max 560 a 12.249 euro chiavi in mano nelle seguenti colorazioni:
- Icon Gray
- Sword Gray
Yamaha TMAX 560 Tech MAX a 14.049 chiavi in mano nelle seguenti colorazioni:
- Tech Kamo
- Sword Gray
Per ulteriori informazioni recatevi sul sito ufficiale Yamaha.
Buongiorno porto sempre la mia compagna dietro, come viene regolato il precarico dell’ammortizzatore post. Tmax 560 tech Tmax , ce una manopola , ci vuole un tecnico ?
Buonasera Gino, l’ammortizzatore posteriore è completamente regolabile e puoi farlo tranquillamente da solo, nella busta degli attrezzi che ti è stata data in dotazione con il T Max vi è una chiave speciale che puoi utilizzare.
Comunque è tutto scritto nel manuale di manutenzione del mezzo, ti allego anche due foto nel caso non lo avessi.
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